Uno dei più grandi piloti di Formula 1 di tutti i tempi, il campione tedesco Michael Schumacher, è stato vittima di un incidente sulla neve durante le sue ultime vacanze in Francia a Meribel: sin da subito le condizioni di salute del campione sono apparse gravi, richiedendone il ricovero ospedaliero presso Grenoble.
Durante le ferie, l'ex pilota della Ferrari - secondo le ricostruzioni effettuate dagl'investigatori - avrebbe picchiato violentemente il capo contro le rocce, in seguito ad una caduta rovinosa, che peraltro ha anche causato un trauma cranico notevole con relativo coma.
La macchina dei soccorsi ha comunque funzionato in ottimo modo, considerando come il tedesco sia stato operato in tempi brevi, venendo comunque mantenuto per precauzione sotto osservazione presso la struttura ospedaliera di Grenoble.
Sopravvissuto all'incidente per più di dieci giorni, a detta dei medici, dovrebbe riuscire a sopravvivere, sebbene ancora non sia chiaro quali danni potrebbe comunque riportare per tutta la sua vita: bisogna inoltre sottolineare come, le notizie rilasciate da terzi circa l'eventuale miglioramento del quadro clinico, non avrebbero trovato conferma da parte dei medici, i quali invece mantengono prudenza nel dichiarare eventuali sviluppi positivi.
Numerose sono state le manifestazioni di vicinanza e di affetto da parte di tanti protagonisti del mondo dello sport e della Formila 1, tra i quali, l'immancabile Jean Todt, seguito da Ross Brawn. Anche sui social network grandi protagonisti della scena di F1 hanno espresso la loro vicinanza a Schumacher, come per esempio Sebastian Vettel, Felipe Massa, Rubens Barrichell, Giancarlo Fisichella, Fernando Alonso.
Diversi giornali hanno azzardato delle ipotesi al riguardo dell'incidente, come per esempio che lo stesso pilota tedesco avrebbe soccorso una bambina in difficoltà, tesi quest'ultima smentita recentemente dagli investigatori.
Ciò che risulta invece esser stato confermato, è il fatto della rottura del casco da parte di Michael Schumacher a causa del violentissimo urto: gli stessi soccorritori e operatori sanitari, hanno dichiarato che se il campione non lo avesse avuto, sarebbe probabilmente deceduto sul colpo.
by Davide Micheli
Durante le ferie, l'ex pilota della Ferrari - secondo le ricostruzioni effettuate dagl'investigatori - avrebbe picchiato violentemente il capo contro le rocce, in seguito ad una caduta rovinosa, che peraltro ha anche causato un trauma cranico notevole con relativo coma.
La macchina dei soccorsi ha comunque funzionato in ottimo modo, considerando come il tedesco sia stato operato in tempi brevi, venendo comunque mantenuto per precauzione sotto osservazione presso la struttura ospedaliera di Grenoble.
Sopravvissuto all'incidente per più di dieci giorni, a detta dei medici, dovrebbe riuscire a sopravvivere, sebbene ancora non sia chiaro quali danni potrebbe comunque riportare per tutta la sua vita: bisogna inoltre sottolineare come, le notizie rilasciate da terzi circa l'eventuale miglioramento del quadro clinico, non avrebbero trovato conferma da parte dei medici, i quali invece mantengono prudenza nel dichiarare eventuali sviluppi positivi.
Numerose sono state le manifestazioni di vicinanza e di affetto da parte di tanti protagonisti del mondo dello sport e della Formila 1, tra i quali, l'immancabile Jean Todt, seguito da Ross Brawn. Anche sui social network grandi protagonisti della scena di F1 hanno espresso la loro vicinanza a Schumacher, come per esempio Sebastian Vettel, Felipe Massa, Rubens Barrichell, Giancarlo Fisichella, Fernando Alonso.
Diversi giornali hanno azzardato delle ipotesi al riguardo dell'incidente, come per esempio che lo stesso pilota tedesco avrebbe soccorso una bambina in difficoltà, tesi quest'ultima smentita recentemente dagli investigatori.
Ciò che risulta invece esser stato confermato, è il fatto della rottura del casco da parte di Michael Schumacher a causa del violentissimo urto: gli stessi soccorritori e operatori sanitari, hanno dichiarato che se il campione non lo avesse avuto, sarebbe probabilmente deceduto sul colpo.
by Davide Micheli